mercoledì 14 gennaio 2015

L'Arte del Processo arriva in Italia!

L'Arte del Processo arriva in Italia!

Vi portiamo la prima scuola italiana di Processwork e Democrazia Profonda


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In qualità di co-fondatori della prima comunità di Processwork in Italia, io e un manipolo di balde eroine, Angelica D'Onofrio, Melania Bigi, Monika Kraft e Genny Carraro, stiamo dando vita alla prima scuola italiana di Arte del Processo (Process Work o process Oriented Psychology di Arnold Mindell), 
Siamo anche felici di presentarvi il nostro/vostro nuovo sito, la piattaforma di diffusione dei laboratori e sito ufficiale della comunità di Processwork e Democrazia Profonda in Italia. 
Il sito è ancora in costruzione ma intanto potete curiosare e prepararvi per le straordinarie novità in arrivo: il prossimo marzo 2015  partirà "Semi di Democrazia Profonda e Arte del Processo in Tour", serie di conferenze, laboratori e open forum itineranti con date il 3 e 4 a Roma, il 6-7-8 a Firenze, 10 e 11 a Milano e il 13-14-15 a Torino. 
 a partire da ottobre 2015l'Anno Base di formazione in Arte del Processo e Democrazia Profonda.
Visita www.artedelprocesso.com. e la nostra pagina Facebook!   E contattateci per saperne di più al: 
3471821047 (Samuel),    3287180143 (Angelica),     3394454286 (Melania),      3473497505 (Genny)

"Becoming an individual means stepping over cultural edges and therefore, paradoxically, also freeing the public to communicate more freely. This means the collective could integrate double signals, diseases and madness which otherwise only operate in the sick, dying or insane. Can you imagine such a collective?"   Arny Mindell, Working with the Dreaming Body
"Diventare un individuo significa scavalcare i limiti culturali e, quindi, paradossalmente, anche liberare il pubblico per comunicare più liberamente. Ciò significa che la collettività potrebbe integrare i doppi segnali, le malattie e la follia che altrimenti operano solo nei malati nei moribondi o nei pazzi. Riuscite a immaginare una tale collettività? "   

Qui di seguito trovate alcune delle nostre presentazioni:
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Cos’è l’ARTE DEL PROCESSO?
Il PW è un approccio al cambiamento multidisciplinare e multidimensionale il cui strumento fondamentale è la consapevolezza.
PW è una pratica di consapevolezza. Usa la consapevolezza della nostra percezione al fine di capire chi siamo e cosa sta succedendo veramente nel momento presente, sia a livello conscio, che inconscio.
Integra conoscenze di psicologia Junghiana , fisica moderna, pensiero taoista, teoria della comunicazione e teoria dei campi, sapienza occidentale e saggezza orientale, attingendo all’intera esperienza umana, da quella indigena e sciamanica millenaria alle teorie scientifiche più avanzate.
L’idea fondamentale del Processwork è che c’è un intelligenza profonda e organizzatrice alla base di ogni evento della realtà. Percepire, cogliere e amplificare sensazioni ed eventi spontanei inaspettati o incontrollati eppure significativi come fossero segnali non casuali da seguire e integrare nella nostra esperienza conscia, ci permette di trovare una guida, un orientamento e una trasformazione evolutiva nella vita intima e di relazione con gli altri e con l’ambiente.
Processwork significa lavorare con il processo spontaneo degli eventi, interiori ed esterni, così come si manifestano, riconoscendo loro importanza, senso e potere. Il potere di contribuire a costituire l’interezza dell’esperienza di quello che siamo e che viviamo. Ricomporre e partire dall’interezza dell’esperienza il presupposto imprescindibile per operare un cambiamento.
E’ importante percepire e quindi facilitare la percezione di un fatto: il PW è un approccio alla realtà, un linguaggio del possibile, forse fuori dall’ordinario eppure molto concreto e verificabile nell’immediato, un modo di vivere il cambiamento in maniera naturale, con il massimo rendimento e con il minor sforzo possibile. Come? Imparando a notare, riconoscere e mettere assieme sia la nostra parte razionale che quella spontanea.
Né l’una o l’altra da sole ci danno l’interezza di quello che siamo veramente, perciò riconoscerle, rispettarle ed usarle entrambe in tempo reale ci permette di essere se stessi con lucidità e spontaneità e di fluire con il cambiamento in atto, cioè con qualsiasi cosa ci stia succedendo.

Cos’è la DEMOCRAZIA PROFONDA?
‘Attenzione alle democrazie del futuro. senza una coscienza illuminata, non saranno rivoluzioni: saranno semplicemente riforme.**’ Arnold Mindell 
Il concetto di democrazia, sul quale è strutturato il sistema occidentale, è formato dalle parole démos, popolo, ecràtos, potere. la democrazia si fonda quindi sulla distribuzione del potere tra i cittadini. Ma può il potere essere equilibrato solo attraverso le regole? Può un gruppo di persone vivere insieme e prendere decisioni sulla base di leggi condivise?
Il fatto è che siamo degli esseri così complessi che la razionalità non è sufficiente per determinare situazioni di giustizia: la possibilità di non considerare le emozioni e i bisogni, di non ascoltare tutte le voci, di evitare i conflitti, di non voler vedere le parti marginalizzate, è sempre presente.
A differenza della democrazia maggioritaria, la Democrazia Profonda suggerisce che tutte le voci, le informazioni ad ogni livello, i segnali, gli stati di consapevolezza e i paradigmi sono ugualmente importanti: tutti sono necessari a comprendere l’intero processo del sistema. Per la Democrazia Profonda sono importanti tutte le voci, centrali e marginali, i segnali e i livelli di comunicazione. Così come è importante la democrazia della nostra parte interna, della psiche.
Il lavoro con la democrazia profonda mira a far emergere ciò che sta oltre quella linea invisibile che separa il conscio dall’inconscio: maggiormente sono consapevole del mio potere, del mio rango e del mio ruolo in una determinata situazione, minore sarà la probabilità che io abusi di chi mi sta intorno.
Democrazia profonda significa che tutt* possono sognare, sentire, esprimersi liberamente, anche se questo genera tensioni e conflitti. ‘lavorare attraverso il conflitto può condurre a una pace migliore, una pace che onora le differenze’. La deep democracy ha come assunto di base che la comunità è un qualcosa di sacro, il migliore dei maestri, l’ologramma perfetto di me stessa e del mondo. È l’ascolto di tutte le voci della comunità che mi permette di acquisire nuove consapevolezze, ed il processo attraverso cui questo accade è per me qualcosa di magico e imprevedibile: quando trovo la forza per affrontare un conflitto, quando mi siedo in quel fuoco denso di cambiamento, lì guarisco le mie ferite più profonde.
La Democrazia Profonda unisce il lavoro ‘esterno’ dell’attivista sociale con quello ‘interiore’ della psicologia e della meditazione, radicandoli alla nostra connessione con la Terra: miriamo dunque a far emergere ciò che sta oltre quella linea invisibile che separa il conscio dall’inconscio. Maggiormente sono consapevole del mio potere, del mio rango e del mio ruolo in una determinata situazione, minore sarà la probabilità che io abusi di chi mi sta intorno.
Democrazia Profonda significa che tutt* possono sognare, sentire, esprimersi liberamente, anche se questo genera tensioni e conflitti.
‘Lavorare attraverso il conflitto può condurre a una pace migliore, una pace che onora le differenze**’
La Democrazia Profonda ha come assunto di base che la comunità è un qualcosa di sacro, il migliore dei maestri, l’ologramma perfetto di me stessa e del mondo. E’ l’ascolto di tutte le voci della comunità che mi permette di acquisire nuove consapevolezze, ed il processo attraverso cui questo accade è per me qualcosa di magico e imprevedibile: quando trovo la forza per affrontare un conflitto, quando mi siedo in quel fuoco denso di cambiamento, lì guarisco le mie ferite più profonde.
‘lavorare ad un qualunque problema significa lavorare all’intera storia della specie umana. poiché il worldwork lavora con l’atmosfera e il campo di un gruppo, oltre che con gli individui e il loro ruolo nelle organizzazioni, non affronta i problemi in modo lineare, uno alla volta. affronta tutti i problemi del mondo simultaneamente.**’
**le citazioni sono tratte dal libro di Mindell Essere nel fuoco, AnimaMundi e Terranuova edizioni

Chi è Arnold Mindell?
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Al livello della realtà consensuale siamo tutti semplicemente degli elementi separati, ma se si va più in profondità nel regno dei quanti e in quello del sognare, c'è un'interconnessione. 
Restare semplicemente alla superficie, al livello della realtà consensuale, rende la gente infelice e depressa. Dopo un po' ci si sente depressi a essere semplicemente realistici. E si ha bisogno di qualcos'altro, si ha bisogno del sognare, dello sciamanesimo e di tutte quelle cose.
- da un'intervista con Tomasz Stawiszynski (2010) contenuta nel libro Lettera a Jung (Animamundi Edizioni)
Arnold Mindell, P.h.D., è nato negli Stati Uniti il primo gennaio del 1940. Ha conseguito un Master in Fisica al Massachussets Institute of Technology (MIT) di Cambridge e, arrivato a Zurigo per proseguire gli studi scientifici, si è invece appassionato alla psicanalisi. Diventato un quotato analista junghiano, si è poi dedicato, negli anni ’70, a espandere e sviluppare le teorie del maestro lavorando sui sintomi corporei e sul sogno. Ha così elaborato, grazie anche a concetti attinti dallo sciamanesimo e dal Taoismo, un originale approccio terapeutico internazionalmente noto come Process Oriented Psychology (POP) o Process work (PW).
Ha in seguito ulteriormente modificato la propria metodologia, conferendo alla terapia una dimensione sovraindividuale, attenta alle componenti culturali e storiche, sociali e politiche, arrivando così a tenere Open Forums e a gestire la conflittualità in gruppi numerosi ed estremamente eterogenei (worldwork) seguendo il principio della Deep Democracy.
Il Process Work è un approccio trans-disciplinare ed una pratica di consapevolezza per sostenere il cambiamento individuale e collettivo e offrire nuovi modi di lavorare con settori della vita vissuti come problematici o dolorosi. I sintomi fisici, i problemi relazionali, i conflitti e le tensioni sociali di gruppo, se avvicinati con curiosità e rispetto, con lucidità e compassione, possono portare a nuove informazioni di vitale importanza per la crescita e lo sviluppo creativo dell’individuo e della collettività.
Le radici del Process Work si possono trovare nella psicologia di Jung e nella Psicologia Umanistica. Come approccio al cambiamento individuale e sociale, il Process Work include i nuovi paradigmi della scienza (fisica quantistica e nuova biologia, teoria dei campi e dei sistemi, scienze dell’informazione e comunicazione), le discipline spirituali millenarie, la cultura indigena, lo sciamanesimo e il Taoismo.
L’obiettivo è la percezione e lo sviluppo consapevoli del ‘potenziale umano’ e la realizzazione di una ‘democrazia profonda’ su ogni possibile piano di relazione.
Mindell è autore di una ventina di testi (vedi bibliografia essenziale cliccando sulla voce Risorse/Libri). Tradotti in italiano: Il Corpo che Sogna, (RED, 1991), Lavorare da Soli su Se Stessi (Astrolabio-Ubaldini, 1991), Il Corpo della Sciamana (Cerchio della luna, 2000), Essere nel Fuoco (AnimaMundi Edizioni, 2011) e Lettera a Carl Gustav Jung (AnimaMundi, 2011). Vive e alterna il lavoro di docente e terapeuta a Portland, Oregon – dove risiede con la moglie Amy, sua collaboratrice  – a seminari e lavori terapeutici tenuti in tutto il mondo. Ultimamente è tornato ad interessarsi di fisica quantistica e a cercare connessioni tra quest’ultima, la sua pratica terapeutica, l’ambiente e ciò che chiama Processmind, la Mente del Processo, ovvero l’intelligenza profonda e organizzatrice alla base di ogni manifestazione e interconnessione vitale.


Il nostro team di co-fondatori di Arte del Processo - Italia
Siamo un gruppo di studenti di Process Work, provenienti da diversi background culturali e sociali. Siamo diversi in genere, età, percorso di studi, lingua, orientamento sessuale e religioso, caratteristiche fisiche, e ci accomuna il sogno di diffondere in Italia qualcosa che ci sta a cuore: la consapevolezza che siamo tutt* interconness* e che il nostro sognare e realizzare una scuola di PW e Democrazia Profonda sono, simultaneamente, sia il sogno nostro, sia quello del nostro paese, della nostra terra, del nostro pianeta, del mondo di cui siamo parte, che a loro volta sognano e agiscono attraverso di noi.
Ci presentiamo. Siamo… 
Melania Bigi - Architetto e facilitatrice, mi sono innamorata qualche anno fa con gli ecovillaggi e le comunità internazionali, così ho imparato che cos’è un conflitto e quando ho incontrato la Democrazia Profonda ho deciso che era quello che volevo portare nella mia vita e nel mio paese. E così, portare il Processwork in Italia adesso è la mia chiamata e il mio sogno più alto.   http://www.iotunoicostruirecomunita.wordpress.com
 Monika Kraft - In passato un architetto, sono divenuta insegnante e psicologa clinica e trans-culturale. Nel mio lavoro cerco di connettere le persone all’idee della Democrazia Profonda. Adesso, sono una studentessa di process work presso l’Accademia polacca (Bogna Szymkievicz), vivendo e lavorando in Italia. Viaggiare e connettermi con le culture native sono le mie più grandi ispirazioni. http://www.kraftpsychology.com
 Samuel Capecchi - Mi guadagno da vivere come operatore professionale di Shiatsu, Watsu (Water Shiatsu) e Digitopressione Jin Shin Do® per il corpo-mente. Mi sono appassionato al concetto del Dreambody (Corpo che Sogna), alla facilitazione orientata al processo, al valorizzare e utilizzare il potenziale creativo intrinseco ad ogni esperienza e ad ogni relazione con l’ “altro”, specialmente negli elementi che giudichiamo diversi e  disturbanti. Ho integrato valori e tecniche di Processwork e Democrazia Profonda da autodidatta nel mio lavoro sul corpo-mente, sia a terra che in acqua calda, con i singoli, coppie e gruppi. Successivamente sono stato studente presso la RSPOPUK (Research Socety for Process Oriented Psychology in the United Kingdom) di Londra. Conduco seminari ed eventi per il benessere e la consapevolezza, l’espressione creativa e il rilascio emotivo, l’importanza dell’innerwork (lavoro interiore per la consapevolezza di sé mentre si è in relazione) in ambito di facilitazione terapeutica professionale e non.   http://samuelcapecchi.blogspot.it/  
 Dott.ssa Angelica D’Onofrio - Sono osteopata biodinamica, insegnante di Terapia Cranio-Sacrale. Specializzata in Terapia Cranio-Sacrale all’Upledger Institute, West Palm Beach, Florida, USA e in lavoro acquatico con delfini e pazienti. Ho una laurea in Fisioterapia all’Università di Medicina e Chirurgia di Verona e un diploma di Laurea in Fisioterapia all’Unversità di Medicina e Chirurgia di Firenze. Tengo corsi di formazione professionale in Terapia Cranio-Sacrale, conferenze e seminari intensivi di terapia olistiche e facilitazione al cambiamento individuale e per gruppi.
Il mio sogno è quello di trovare gli strumenti per la comprensione di me stessa e per l’auto-nutrimento in modo da poter soddisfare il mio cuore con amore e renderlo colmo come un fiume in piena, e così sostenere gli altri a trovare la propria strada. Mi piace l’effetto domino! Ho trovato nel process work , e nella democrazia profonda soprattutto, strumenti preziosi da integrare al fine di realizzare il mio sogno.
Ho conosciuto il process work a causa di un problema fisico: un grande dolore al braccio destro. Per la prima volta nella mia vita sono stata costretta a non lavorare. Ero stupefatta. Grazie a questo evento, Samuel Capecchi ha trattato il mio braccio con tecniche di boodywork e Processwork. Ho sentito subito un’affinità tra i metodi terapeutici da lui usati e il mio modo di lavorare con la Terapia Cranio-Sacrale. Ho deciso quindi di proporre una collaborazione di lavoro in cui avremmo potuto facilitare l’introduzione di laboratori di process work a gruppi di 8-10 persone. Attualmente abbiamo integrato alcune tecniche di bodywork orientate al processo per lavorare con i clienti del mio studio professionale.  http://angelicadonfrio2013.blogspot.it/

Genny Carraro - 
Laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche e specializzata in assistenza umanitaria con un Master conseguito a Dublino, ha lavorato in Irlanda come giornalista su politiche internazionali e diritti umani; ha fondato e tutt'ora conduce un’organizzazione per bambini di strada (CRF) e si occupa di raccolta fondi e pubbliche relazioni. Il suo interesse per uno stile di vita sostenibile e rispettoso dell’ambiente ha fatto sì che si formasse, in diverse parti del mondo (parla 6 lingue europee) in permacultura, tecniche di agricoltura, progettazione (Dragon Dreaming), pianificazione e disegno di comunita’ intenzionali e i loro scopi (sustainability Design Education – Gaia Foundation); ecologia profonda, facilitazione, processi decisionali e metodo del consenso e Deep Democracy. Attualmente vive in un ecovillaggio in toscana, ma una parte di lei è sempre in viaggio!






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